ChatGPT sta diventando un chatbot di intelligenza artificiale molto popolare, utilizzato anche in campo medico. Negli Stati Uniti, Microsoft ha già firmato un accordo con Epic Systems per sperimentare il chatbot in alcuni ospedali. In un nuovo studio pubblicato su Jama Internal Medicine, ChatGPT ha superato persino i medici nel fornire consigli empatici e di alta qualità alle domande dei pazienti.
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Come si può utlizzare Chat GPT nel settore medico
ChatGPT potrebbe rivoluzionare il settore della salute in molti modi, cambiando in modo significativo i nostri sistemi sanitari. Dopo la pandemia di COVID-19, abbiamo assistito all’aumento dell’uso della telemedicina e ChatGPT può facilitare questo passaggio verso la gestione remota della salute sviluppando assistenti virtuali per prenotare appuntamenti, aiutare i pazienti a ricevere trattamenti e gestire le loro informazioni sanitarie.
ChatGPT può assistere la decisione clinica fornendo raccomandazioni in tempo reale basate su evidenze, come segnalare potenziali interazioni tra farmaci, suggerire opzioni di trattamento per una specifica condizione e fornire linee guida cliniche pertinenti.
Inoltre, ChatGPT potrebbe migliorare il sistema di gestione delle cartelle cliniche, riassumendo le storie mediche dei pazienti in modo efficace e semplificando il processo di registrazione. I professionisti sanitari potrebbero dettare a ChatGPT, che potrebbe automaticamente riassumere i dettagli chiave.
La traduzione in tempo reale è un’altra funzione di ChatGPT che può essere utilizzata nel settore sanitario, per tradurre rapidamente e accuratamente termini tecnici e gergo medico e garantire che i pazienti comprendano pienamente la loro diagnosi, le opzioni di trattamento e le istruzioni mediche. Il tutto per ottimizzare la comunicazione tra medico e paziente.
ChatGPT potrebbe inoltre essere utilizzato per identificare i pazienti che soddisfano i criteri di inclusione per la partecipazione a studi clinici, facilitando la raccolta dei dati necessari per lo sviluppo di nuovi trattamenti, strumenti diagnostici e strategie preventive.
Inoltre, ChatGPT ha il potenziale per migliorare la formazione medica, fornendo ai professionisti sanitari e agli studenti un accesso istantaneo alle informazioni e alle risorse mediche necessarie per il loro sviluppo.
Infine, ChatGPT ha molte altre possibili applicazioni, come il supporto alla salute mentale, il monitoraggio remoto dei pazienti, la gestione dei farmaci, la sorveglianza delle malattie, la scrittura medica, il triage dei pazienti e altro ancora.
Intelligenza artificiale contro medici: uno studio confronta le risposte a domande di salute
Un’Intelligenza artificiale (AI) potrebbe rispondere alle domande sulla salute in modo migliore di un medico. È quanto emerge dallo studio pubblicato su JAMA Network Open, Condotti dagli esperti dell’Università della California in collaborazione con i colossi tech OpenAI e Salesforce.
La comparazione tra un chatbot come ChatGPT e la risposta di un medico, è un metodo discutibile per stabilire delle conclusioni definitive sulle potenzialità terapeutiche delle Intelligenze artificiali. Inoltre, sono necessarie ulteriori ricerche per accertare le implicazioni cliniche e i limiti etici legati all’utilizzo di queste tecnologie in campo medico.
La formazione dei pazienti nell’utilizzo delle tecnologie
La relazione medico-paziente potrebbe essere ampliata con l’utilizzo di assistenti virtuali, ma prima di utilizzare queste nuove tecnologie, i pazienti devono essere correttamente formati sull’interazione con le macchine. Occorre creare un clima di fiducia e di collaborazione in cui il paziente possa comprendere correttamente il processo diagnostico e le risposte del chatbot, evitando incomprensioni ed errori di interpretazione.
L’Intelligenza artificiale può essere usata dal paziente come supporto per comprendere il processo diagnostico e le decisioni terapeutiche scelte dal medico. Tuttavia, spetta sempre al clinico l’ultima parola per quanto riguarda le decisioni da prendere, la terapia scelta e le modalità con cui affrontare il processo diagnostico. Nella relazione tra il medico e la tecnologia, il primo deve rimanere il decisore finale, avvalendosi di un assistente, anche virtuale, che svolga solo la sua funzione di supporto. In altre parole, la responsabilità medica sarà sempre in capo al medico ed eventuali errori saranno sempre coperti dal medico, dalla struttura o dall’assicurazione del medico.
Il concetto di “qualità della risposta” dei pazienti deve essere definito in modo uniforme e allineato con la realtà per evitare che gli strumenti tecnologici interpretino i dati in modo errato. L’Intelligenza artificiale non sempre è in grado di comprendere le sfumature delle domande o di fare domande successive per capire meglio la situazione clinica del paziente. La valutazione della qualità delle risposte resta un compito fondamentale affidato ai sanitari.